Quando decidemmo di fondare il Larsec non avremmo immaginato che sarebbe durato tutto questo tempo e che, tra le centinaia di iniziative portate avanti, sarebbe nato anche un libro.
“Secondi a Nessuno – Storia di una rivoluzione pacifica a Secondigliano” è la storia di come e del perché tre studenti universitari abbiano deciso di creare una associazione del genere.
Il libro, edito dalla Iod inaugura la collana Cronisti scalzi, dedicata alla memoria di Giancarlo Siani, il giovane giornalista ucciso dalla camorra il 23 settembre del 1985. Vogliamo dare spazio, insieme ad autorevoli voci del giornalismo d’inchiesta, a quei giovani giornalisti precari, che continuano a essere presenti sul posto, e che conservano la memoria, lo stile e il metodo di Giancarlo Siani, così definito dallo scrittore Erri De Luca “Giancarlo era un giornalista scalzo, non aspettava le notizie per riportarle, ma cercava il meccanismo sanguinoso che le produceva”.
La Iod e la fondazione Siani hanno voluto cominciare da Secondigliano, quartiere di Napoli, dove sono ancora evidenti gli effetti della faida di camorra più sanguinaria degli ultimi trent’anni. Però, qui a Secondigliano, i clan non fanno più paura. Un gruppo di giovani guida una riscossa, fatta di legalità e giustizia sociale, di visioni future e di gesti concreti. Questo libro, scritto da Vincenzo Strino, fondatore del Larsec, è un racconto-manifesto di chi ha deciso di restare, studenti, lavoratori, disoccupati e giovani professionisti che decidono di creare qualcosa di rivoluzionario, l’associazione Larsec, dove la bellezza è nelle mani di chi non si è arreso.